Prelievo ovocitario - Fabrizio Cerusico

Concepire un bambino

Riproduzione assistita | Prelievo ovocitario

Il prelievo ovocitario consiste nell’aspirazione del liquido contenuto all’interno dei follicoli che si sono sviluppati durante il ciclo di trattamento, effettuata a distanza di 34-36 ore dalla somministrazione del’HCG (grazie al quale gli ovociti vengono portati a completa maturazione).
A tale scopo viene utilizzata una sonda ecografica transvaginale munita di un sottile ago che, penetrando attraverso le pareti della vagina, raggiunge l’ovaio e consente il recupero del liquido follicolare.
All’interno di questo liquido si trovano immersi gli ovociti, che vengono individuati al microscopio, trasferiti in terreno di coltura e riposti infine all’interno di un incubatore che li mantiene in condizioni di temperatura e PH idonee alla loro sopravvivenza.

È opportuno precisare che il numero di ovociti recuperati potrebbe non coincidere con il numero dei follicoli formati. Il prelievo viene effettuato in presenza di un anestesista, somministrando sostanze che inducono uno stato di sedazione, risultando così del tutto indolore.

Al risveglio è possibile la comparsa:

  • di una lieve dolorabilità addominale, localizzata in particolare in sede ovarica, che si attenuerà gradualmente fino a scomparire nelle ore successive;
  • lievi perdite ematiche provenienti dalla parete vaginale e non dall’utero.

Nelle ore successive al prelievo, la paziente verrà tenuta in osservazione e dimessa secondo il parere dei sanitari.

INDUZIONE E MONITORAGGIO OVULAZIONE

TRASFERIMENTO DEGLI EMBRIONI