L’invecchiamento ovarico è associato sia a una diminuzione del numero dei follicoli ovarici (le strutture preposte al nutrimento, crescita e protezione dell’ovocita) che a un potenziale deterioramento della qualità dell’ovocita (Toner 2003). Poiché attualmente non è ancora possibile effettuare una stima diretta, qualitativa e quantitativa degli ovociti contenuti nell’ovaio, si ricorre a una loro valutazione indiretta, andando a individuare ecograficamente il numero dei follicoli antrali presenti nelle ovaie tra il 2° ed il 3° giorno del ciclo.
La conta dei follicoli antrali è direttamente correlata alla probabilità di gravidanza dopo tecniche di fecondazione assistita (maggiore è il numero dei follicoli antrali, maggiore è la possibilità di recuperare ovociti in seguito a una stimolazione ovarica) e inversamente correlata con la possibilità di annullamento di un ciclo di fecondazione assistita e con la dose di gonadrotopine richiesta per stimolare l’ovaio (minore il numero dei follicoli antrali, maggiore l’ eventualità di una risposta ovarica insufficiente in seguito a una stimolazione ovarica, maggiore il numero di fiale necessario; Chang et al., 1998; Frattarelli et al.,2000; Frattarelli et al.,2003).
Un numero di follicoli antrali <4 è associato infatti a un’alta probabilità di insuccesso del trattamento (41-69%).
Il numero dei follicoli antrali diminuisce con l’avanzare dell’età con un declino medio annuale del 4,8% nelle donne con meno di 37 anni, che raggiunge il picco dell’11.7% ad una età più avanzata. (Endocrinologia della riproduzione ed infertilità-Lebovic D.,Gordon J., Taylor R., 2005).